Milano, 11 maggio 2009
Ill.mo Dott. Gianfrancesco Vecchio
Ministero dello Sviluppo Economico
Ufficio IX – Direzione Generale Concorrenza e Consumatori
Via Molise, 2
00187 ROMA
OGGETTO: PROBLEMA DEI RICAMBI ORIGINALI AGLI OROLOGIAI RIPARATORI.
Ill.mo Dott. Vecchio,
desidero innanzitutto esprimerLe un sentito ringraziamento per l’eloquente risposta alla mia istanza. Essere stato preso in considerazione è già di per sé mio motivo di orgoglio, considerate le numerose e disattese missive da me inviate negli anni trascorsi.
Sono a conoscenza del procedimento di indagine promosso dalla Commissione Europea su questo tema e sono anche purtroppo consapevole dei tempi biblici conseguenti, che male si addicono alla nostra categoria ormai arrivata all’estremo limite di sopravvivenza. Sono numerosi i colleghi che hanno già cessato la propria attività proprio per l’impossibilità di sopravvivere.
Nel mio piccolo e solo in quest’ultimo mese, ho raccolto circa 450 firme proprio di colleghi che non vogliono “morire”, a conferma dell’ingiustificato modo di agire che si è creato in questi ultimi anni nei confronti della nostra bistrattata categoria di orologiai riparatori. Tale dossier da me raccolto è a Sua disposizione qualora lo ritenesse opportuno.
Mi permetto inoltre di farLe osservare che proprio lo Stato Italiano finanzia scuole di orologeria, al fine di formare giovani artigiani orologiai, evidentemente già “morti” sui banchi di scuola.
Confido sul Suo interesse dimostrato affinché possa prendere ogni possibile iniziativa per noi supersititi, anche a livello italiano, in attesa di possibili positivi sviluppi in ambito europeo.
La ringrazio ancora.
Rodolfo Saviola
Ill.mo Dott. Gianfrancesco Vecchio
Ministero dello Sviluppo Economico
Ufficio IX – Direzione Generale Concorrenza e Consumatori
Via Molise, 2
00187 ROMA
OGGETTO: PROBLEMA DEI RICAMBI ORIGINALI AGLI OROLOGIAI RIPARATORI.
Ill.mo Dott. Vecchio,
desidero innanzitutto esprimerLe un sentito ringraziamento per l’eloquente risposta alla mia istanza. Essere stato preso in considerazione è già di per sé mio motivo di orgoglio, considerate le numerose e disattese missive da me inviate negli anni trascorsi.
Sono a conoscenza del procedimento di indagine promosso dalla Commissione Europea su questo tema e sono anche purtroppo consapevole dei tempi biblici conseguenti, che male si addicono alla nostra categoria ormai arrivata all’estremo limite di sopravvivenza. Sono numerosi i colleghi che hanno già cessato la propria attività proprio per l’impossibilità di sopravvivere.
Nel mio piccolo e solo in quest’ultimo mese, ho raccolto circa 450 firme proprio di colleghi che non vogliono “morire”, a conferma dell’ingiustificato modo di agire che si è creato in questi ultimi anni nei confronti della nostra bistrattata categoria di orologiai riparatori. Tale dossier da me raccolto è a Sua disposizione qualora lo ritenesse opportuno.
Mi permetto inoltre di farLe osservare che proprio lo Stato Italiano finanzia scuole di orologeria, al fine di formare giovani artigiani orologiai, evidentemente già “morti” sui banchi di scuola.
Confido sul Suo interesse dimostrato affinché possa prendere ogni possibile iniziativa per noi supersititi, anche a livello italiano, in attesa di possibili positivi sviluppi in ambito europeo.
La ringrazio ancora.
Rodolfo Saviola
3 commenti:
Bravi ragazzi... martellati sti lesi che impongono il loro volere con la forza...
W gli Orologiai..
Ragazzi anche io sono con voi continuate a lottare... e un diritto di tutti lavorare!!!!!
Forza facciamoci sentire,io voglio continuare a fare l'orologiaio. non esiste che se voglio comprare un pezzo di ricambio x il mio frigor o un faro della mia auto lo posso fare, mentre del mio orologio non posso comprare vetro o corona!!!
W GLI OROLOGIAI
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