La mia lettera al Ministro dello Sviluppo Economico Dott. Corrado Passera
Milano, 01 febbraio 2012
Ill.mo Ministro Dott. Corrado Passera
Ministero dello Sviluppo Economico
Via Veneto, 33
00187 ROMA
OGGETTO: IL PROBLEMA DEI RICAMBI ORIGINALI AGLI OROLOGIAI RIPARATORI
Ill.mo Dott. Passera,
sono Rodolfo Saviola orologiaio in Milano di anni 55 e mi ergo a rappresentante dell’intera categoria degli orologiai riparatori indipendenti.
Mi rivolgo a Lei, Ministro dello Sviluppo Economico, poiché da qualche tempo non ci è più permesso svolgere il nostro appassionante lavoro in quanto si è venuta a creare una situazione che preoccupa —non poco— me e tutti i colleghi riparatori.
La fornitura delle parti di ricambio dell’orologeria infatti, è attualmente nelle mani di pochissimi grandi gruppi (con sede anche in Italia) che hanno finito per riservarla ai propri concessionari ufficiali; ultimamente persino essi ne sono stati paradossalmente esclusi, con la conseguenza di accentrare furbescamente tutte le riparazioni presso la propria sede o presso i propri affiliati ed impedendo così a tutta la nostra storica categoria di lavorare. Il cliente finale è così impossibilitato a fare eseguire la riparazione dal proprio orologiaio di fiducia, dovendo sottostare così ai tempi ed ai listini imposti dalle case madri.
Questa situazione uccide in questo modo un’infinità di piccole imprese artigianali e priva nello stesso tempo il consumatore finale del proprio diritto di scelta. Ho raccolto in merito oltre 500 firme di colleghi che sono sull’orlo della chiusura per i soli motivi sopracitati.
Per Sua maggiore informazione La invito a consultare il sito internet che ho appositamente creato:
http://rodolfosaviola.blogspot.com
Ho maturato la decisione di scriverLe questa mia dopo essere stato confortato dalle parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Monti:
“[omissis]… Privatizzazioni: [omissis]… alcune imprese italiane avvantaggiano chi è incluso nella loro roccaforte a discapito di chi ne è fuori, questo modo di fare non va bene”
Sembrava parlasse proprio del nostro problema!
Esiste già un procedimento che viene discusso a livello europeo, promosso dall’Antitrust italiana (attraverso un proprio procedimento il “DC 6514”) che nasce proprio da una mia segnalazione.
L’ultima corrispondenza avuta con l’Autorità Garante in merito a questo problema risale al 6 dicembre 2011, nella lettera mi veniva sottolineato che solo l’Unione Europea può intervenire perché sovrana, ma come Lei ben sa questa decisione avrà tempi biblici che determineranno purtroppo la nostra fine ancor prima di qualunque, eventuale, vittoria. Non dobbiamo permettere questo!
La ringrazio per la cortese attenzione e Le porgo una sentita gratitudine per l’ottimo lavoro che state svolgendo.
Cordialmente